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saluto kung fu vietnamita
Il Saluto

SIGNIFICATO DEL SALUTO

L’atto cerimoniale del saluto ha un significato molto profondo.

Il saluto è un atto sincero, è la manifestazione esteriore del rispetto nei confronti del Võ Sư (Maestro), dei compagni di allenamento, degli allievi anziani, della scuola alla quale si appartiene ed è inoltre una forma di  gratitudine verso i Maestri del passato che ci hanno tramandato il Kung Fu.

A livello simbolico, il gesto del Saluto rievoca il concetto Taoista di equilibrio e armonia tra gli opposti. Il Saluto rappresenta la dualità di Âm/Dương (Yin/Yang), del Sole e della Luna e del concetto di Macrocosmo e Microcosmo.

Il pugno destro rappresenta la forza e il palmo sinistro rappresenta la saggezza. La mano sinistra che sovrasta la destra rappresenta il controllo della forza da parte della saggezza. 

Il saluto eseguito all’inizio della lezione riveste un ruolo fondamentale, quello di predisporre il praticante ad uno stato di concentrazione totale che gli consenta di lasciare fuori dal Vo Duong ogni pensiero o preoccupazione che non riguardi la pratica del Kung Fu.

In Vietnam, come in Cina, ogni scuola ha un suo modo di effettuare questo  rituale: un segno fatto con le mani aperte e giunte (come i monaci) o i pugni chiusi (in certi stili) o un pugno chiuso e uno aperto (il saluto più diffuso), che si esegue semplicemente o accompagnandolo con altri gesti, passi o inchini.

Il cerimoniale del saluto può inoltre variare in funzione del contesto in cui si esegue, oppure nel caso in cui si impugni un’arma tradizionale, tale gesto potrebbe essere eseguito con una sola mano. Nelle cerimonie in omaggio ai Grandi Maestri del passato o quelle per i cambi di cintura, si esegue generalmente il saluto in ginocchio (Lễ Tơ ).

IL SALUTO NELLA SCUOLA BAT QUAI

 

I COMANDI DEL SALUTO:

  • Chuẩn bị (Posizione di attenti)
  • Nghiêm  (Prepararsi)
  • Nghiêm lễ (prepararsi a salutare)
  • Lễ (Salutare)

TIPI DI SALUTO:

  • BÁI MÔN – Prima di entrare o uscire dal Võ Đường
  • NGHIÊM BÁI – All’inizio ed alla fine della lezione
  • BÁI TỔ – All’inizio ed alla fine di un Quyen
  • BÁI SƯ – Quando ci si rivolge al Maestro
  • DÔNG BÁI – Di fronte al compagno prima e dopo un allenamento a coppie
  • LỄ TỔ – Saluto cerimoniale in ginocchio

Lễ Tơ

Il saluto cerimoniale

cinture-kung-fu
Cinture e Gradi

I GRADI E LE CINTURE

Originariamente il sistema dei gradi e cinture non esisteva in quanto l’arte marziale veniva insegnata in maniera diretta, spesso a piccoli gruppi di allievi oppure internamente al nucleo familiare. Il Maestro (Võ Sư) tramandava il Kung Fu agli allievi (Võ sinh) e ne seguiva la progressione giornalmente.

Oggi le cose sono cambiate, le Arti Marziali Tradizionali sono ormai alla portata di tutti e i Maestri si trovano ad avere nelle loro palestre (Võ đường) diverse decine di studenti. Pertanto un sistema di classificazione dei livelli si è reso necessario al fine di gestire al meglio le classi.  

In Vietnam molte Scuole di Kung Fu e Võ cổ truyền hanno adottato un proprio sistema di gradi.  Alcune scuole utilizzano il colore della divisa (Võ phục),  altre applicano frange sulla cintura o strisce colorate sui pantaloni ma il sistema ormai più diffuso è quello delle cinture o fasce colorate.

Tradizionalmente le scuole del Vietnam riconoscevano solo 3 livelli:

SƠ CẤP: Iniziazione, 
TRUNG CẤP: Livello Medio, 
THƯỢNG CẤP: Esperto

Attualmente il sistema più utilizzato riconosce 5 livelli rappresentati da  cinture colorate che, a differenza del sistema classico giapponese, vanno dalla cintura nera alla cintura bianca.  Inoltre ogni cintura simboleggia  uno dei 5 elementi  (Ngũ hành) secondo il principio di generazione.

Vo Shin: Allievo – Cintura Nera
Mon Shin: Assistente – Cintura Verde
Huấn luyện viên sơ cấp : Allenatore – Cintura Rossa
Huấn  luyện viên trung cấp:  Istruttore – Cintura Gialla
Vo Su: Maestro – Cintura Bianca

I GRADI NELLA SCUOLA BAT QUAI

Nella Scuola Bát Quái utilizziamo un sistema di gradi che fa riferimento sia al metodo tradizionale che e a quello moderno con lievi adattamenti per per quanto riguarda il colore delle cinture ed i gradi per gli allievi sotto i 13 anni.

SƠ CẤP: Principiante 

Questo livello è costituito da 7 gradi detti ĐỘ che vanno dal 7° al 1°, dalla Cintura Bianca alla alla Cintura Nera. 

Il praticante novizio indosserà una fascia bianca (7° ĐỘ) che con il superamento degli esami acquisirà fino a 3 strisce rosse. Successivamente lo studente passerà alla cintura rossa (3° ĐỘ) sulla quale, sempre dopo il superamento dell’esame, applicherà fino a 2 strisce di colore nero. Ed infine il grado successivo sarà quello della cintura nera.

I questo ciclo il praticante riceverà una formazione generale attraverso la quale acquisirà tutti gli strumenti che gli permetteranno di accedere successivamente ad uno studio più profondo e specifico del Kung Fu e Vo Co Truyen. 

Per i praticanti sotto i 13 anni il sistema e basato sui CẤP (striscette) e cinture di colore verde. Tre gradi verdi equivalgono ad un CẤP rosso degli adulti. I gradi verdi verranno automaticamente convertiti in gradi rossi al compimento dei 14 anni.

Il tempo tra un passaggio di grado e l’altro è di una stagione sportiva.

TRUNG CẤP: Intermedio

Questo livello è costituito da 4 gradi detti ĐANG.

A partire da questo livello i tempi tra un passaggio di grado e l’altro si allungano. Inoltre ogni grado, per essere ottenuto, richiede un età minima e un tempo di pratica minimo che va dai 2 anni in su.

THƯỢNG CẤP

A partire da questo livello, l’ottenimento dei gradi è riservato solo coloro che avranno completato un percorso per diventare insegnanti e che avranno inoltre maturato diversi anni nell’insegnamento.

I gradi di Đại võ sư (Grand Master) e Lão võ sư (Maestro Anziano/Saggio) vengono rilasciati per merito solo a coloro che hanno dedicato tutta la vita alla Scuola e alla promozione del Arte Marziale Sino-Vietnamita.

Morale Marziale
Morale Marziale

VÕ ĐỨC

VÕ ĐỨC (武德) o Morale Marziale è un termine sino-vietnamita con cui si indica l’insieme delle regole e dei comportamenti che ogni praticante di Kung Fu deve applicare.  

La Morale rappresenta l’aspetto più importante per poter intraprendere la lunga “VIA” dell’Arte Marziale Tradizionale.

I Maestri hanno sempre considerato la Morale come il criterio principale per valutare i gli allievi.

Infatti, storicamente lo studente passava i suoi primi anni di pratica allenando solamente le Posizioni e le tecniche di Base ed in questo periodo il Maestro poteva valutare la volontà e la pazienza dello studente al fine di decidere se accettarlo o no come discepolo.

Lo studente che decide di intraprendere la “VIA” deve impegnarsi ad applicare i principi del Võ đức sia nel Võ đường (palestra) che nella quotidianità, coltivando le Virtù Morali che stanno alla base della Tradizione Marziale del Kung Fu.  

I principi della Morale Marziale sono suddivisi in due  gruppi:

Moralità delle Azioni

Umiltà
Rispetto
Rettitudine
Fiducia
Lealtà

La moralità delle azioni riguarda principalmente il comportamento dell’allievo, il rapporto nei confronti del proprio Maestro, dei propri compagni di allenamento ed in generale di tutte le persone.

Moralità della Mente

Volontà
Resistenza
Perseveranza
Pazienza
Coraggio

La moralità della mente  è riferita più alla persona e al miglioramento personale, caratteriale e spirituale.

 

Prima viene la Morale, poi viene la Tecnica. 

G.M. Truong Van Bao

Esami Kung Fu 2019
Esami Kung Fu 2019

ESAMI KUNG FU | 2019

Anche quest’anni gli allievi della Scuola Bat Quai hanno affrontato l’esame di fine anno per il passaggio di grado.

In data 18  e 24 Maggio 2019 si sono svolte le sessioni d’esame in cui hanno dato grande prova di coraggio i praticanti più giovani della scuola, i quali hanno affrontato e superato l’esame egregiamente gestendo bene le emozioni e la paura di sbagliare.

In data 8 Giugno 2019 è stata la volta degli allievi del corso Adulti. 

Quest’anno 3 degli allievi più graduati della Scuola hanno sostenuto l’esame per il grado di cintura Rossa.  E’ una tappa molto importante in quando rappresenta la fine di un ciclo e l’inizio di uno nuovo percorso.

Tutto questo è rappresentato simbolicamente dal cambio di cintura. Si abbandona la cintura bianca per proseguire il lungo percorso alla scoperta  del Kung Fu con una nuova cintura di colore Rosso.

Il rosso è legato all’elemento FUOCO e rappresenta la crescita. (teoria dei 5 Elementi)

Molto emozionante è stata la cerimonia tradizionale del cambio cintura in cui il Maestro, attraverso la cerimonia tradizionale, profumo di incenso e inchini vari, sostituisce la vecchia cintura con quella nuova.

WORKSHOP GRATUITO DI AUTODIFESA

WORKSHOP GRATUITO

DIFESA PERSONALE & ANTI-AGGRESSIONE FEMMINILE

In occasione della festa della donna abbiamo pensato di regalare questa esperienza a tutte le donne, dai 16 anni in su, che desiderano apprendere qualche tecnica di AUTODIFESA e ANTI-AGGRESSIONE. 

La lezione sarà così suddivisa:

  • Introduzione, concetti teorici e consigli pratici.
  • Lezione pratica sulle tecniche di Autodifesa e Anti-Aggressione.
  • Tecniche e consigli sui metodi di Fuga con un esperto di Parkour.
  

Vi aspettiamo SABATO 16 MARZO 2019 dalle ore 15 presso la palestra Total Natural Training.

Presentarsi con tuta e scarpe da ginnastica ad uso palestra o abbigliamento comodo.

 Il workshop è a numero chiuso ed è rivolto a tutte le donne a partire dai 16 anni.

Per informazioni e prenotazioni contattaci ai seguenti recapiti: 
Tel. 02 84087663     email: segreteria@batquai.it

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

Significato del termine bat quai

BÁT QUÁI

SIGNIFICATO DEL TERMINE

Bát Quái (八卦, Ba Gua in Lingua Cinese) è un simbolo i cui significati si possono ritrovare nella sconfinata e millenaria cultura cinese: dal Taoismo, alla Medicina Tradizionale, dal Feng Shui alle Arti Marziali. Esso  è strettamente collegato alla concezione dell’Universo tramite il Microcosmo e il Macrocosmo, le relazioni e i principi dei 5 elementi (Ngu Hành) e la legge dei Mutamenti (Kinh Dịch).

Il significato di Bát Quái  è  “Otto  Trigrammi”:

  •  Bát  significa Otto,
  • Quái sono i Trigrammi.

 

Solitamente viene rappresentato con al centro il Thái Cực đồ (Taijitu), che rappresenta il concetto di Âm e Dương (Yin/Yang) e l’unione degli opposti. Il tutto è contornato da otto trigrammi, allineati ciascuno ad un punto cardinale, più i quattro intermedi formando un perfetto ottagono. Un trigramma è composto da 3 linee orizzontali, di due tipologie diverse: la linea intera — indica Dương(positivo), la linea spezzata – – indica Âm(Negativo). Secondo la tipica visione orientale per cui l’Uomo è stato posto quale tramite fra la Terra ed il Cielo:   la linea inferiore è relativa all’aspetto del fenomeno o della situazione collegato alla Terra e quindi agli aspetti più fisici e materiali   quella centrale si riferisce all’Uomo, alle relazioni ed alla società   quella superiore al Cielo, ai fenomeni atmosferici, alle idee ed alla spiritualità

I QUÁI hanno diversi significati, ognuno di essi può simboleggiare un elemento della natura, un punto cardinale, un numero o un animale. Si può dire che generalmente simboleggiano i flussi di energia che attraversano il mondo e possono condizionare la vita umana. Essi possono essere considerati ad esempio rappresentazioni simboliche del nucleo familiare. Raffigurano infatti il padre, la madre e i vari gradi dei figli, sia femmine che maschi. I trigrammi si possono trovare rappresentati sugli abiti dei sacerdoti taoisti e su muri, soffitti e pavimenti dei templi cinesi. Rappresentazioni del BÁT QUÁI si possono trovare anche nelle case, all’ingresso, a volte direttamente sulla porta. Si crede infatti che utilizzato come amuleto il simbolo tenga lontano gli spiriti maligni.

Gli otto trigrammi e gli otto elementi sono legati tra di loro con rapporti di affinità e di opposizione, in base ai principi di Âm e Dương. Questo concetto viene rappresentato da coppie più specifiche di opposti complementari, rispettivamente: Cielo e Terra, che sono i poli principali a livello cosmologico Acqua e Fuoco, dalla cui interazione nascono e dipendono tutti i cicli vitali Monte e Lago, che rappresentano le energie più lente e potenti come quelle geologiche Tuono e Vento, che si susseguono rapidamente come nei fenomeni meteorologici I QUÁI possono essere ancora combinati tra loro dando origine ai sessantaquattro esagrammi dell’ Kinh Dịch o il Libro dei Mutamenti (I Ching,易經) Del BÁT QUÁI esistono due versioni, che differiscono essenzialmente per la disposizione dei trigrammi, e quindi delle varie zone di influenza. Queste due versioni si chiamano Prima sequenza celeste e Seconda sequenza celeste.

 
VÕ CỔ TRUYỀN VIỆT NAM

VÕ CỔ TRUYỀN VIỆT NAM

IL PATRIMONIO CULTURALE DEL POPOLO VIETNAMITA

INTRODUZIONE

Il Võ cổ truyền Việt Nam (Arti Marziali Tradizionali Vietnamita – A.M.T.V.) è il patrimonio culturale del popolo vietnamita. Il termine gererico “Võ cổ truyền Việt Nam” viene utilizzato per indicare le scuole di arti marziali tradizionali del Vietnam.
Il Võ cổ truyền Việt Nam è stato creato, sviluppato, mantenuto e diffuso per molte generazioni nel corso della lunga storia del popolo vietnamita.
Originariamente il Võ cổ truyền Việt Nam era  un’arte marziale utilizzata per le battaglie.
Durante la storia del Vietnam, i vietnamiti applicarono le tecniche a mani nude e con le armi per costruire, difendere, sviluppare e proteggere il paese.

LE CARATTERISTICHE DISTINTIVE DELLE A.M.T.V.

Questo tipo di arte marziale fa uso di tecniche a mano nuda e con le armi per l’applicazione nei combattimenti.
Coloro che praticano le arti marziali tradizionali vietnamite allenano e condizionano l’intero corpo ad essere arma naturale per colpire, calciare, lottare, afferrare, ecc, utilizzando tecniche eseguite con mani, piedi, gomiti,  ginocchia, spalle, testa, anca e così via.
Le arti marziali tradizionali vietnamite sono complesse e diverse. I principi tattici di base sono caratterizzati da un approccio molto attivo che si riflette chiaramente nel suo spirito. 

  • Attaccare per difendere;
  • La mano usata per l’attacco serve anche per parare;
  • Il calcio usato per l’attacco serve anche a difendere;
  • Usare il morbido per sconfiggere il duro;
  • Usare il corto per controllare lungo;
  • Mani contro le mani;
  • Mani contro i calci;
  • Calcia contro le mani;
  • Calcia contro i calci;
  • Calcia contro le posizioni;
  • Tecniche a mani nude contro le armi;
  • Armi contro le armi;
  • Difesa e contrattacco simultaneamente.

MORALITÀ DELLE ARTI MARZIALI – VÕ ĐỨC

Il principio fondamentale del Võ cổ truyền Việt Nam è “Prima la moralità, dopo la tecnica”.
La moralità è considerata molto importante nella pratica.
La moralità è la convinzione o il riconoscimento di comportamenti “buoni” o “cattivi”, è la determinazione di ciò che dovrebbe essere fatto e di ciò che non dovrebbe essere fatto.
La moralità ci accompagna come la nostra ombra.

UMANITÀ E SPIRITO MARZIALE – NHÂN VĂN VÀ THƯỢNG VÕ

Coloro che praticano le arti marziali tradizionali vietnamite non si sforzano di sconfiggere gli altri, ma di conquistare sé stessi.
Le scienze umane ci stimolano a chiederci chi siamo e cosa dovrebbe significare la nostra vita.
Lo spirito marziale è molto importante per chi vuole padroneggiare le arti marziali ed è fondamentale per comprenderne ed acquisirne l’essenza.
 La mente deve essere sviluppata così come il corpo.

FILOSOFIA NEL VÕ CỔ TRUYỀN VIỆT NAM

YIN e YANG – ÂM DƯƠNG
Yin e Yang sono due principi complementari della filosofia orientale. Nella filosofia orientale, il concetto di Yin-Yang, è usato per descrivere come forze apparentemente opposte o contrarie sono interconnesse e interdipendenti nel mondo naturale; e come si completano l’una con l’altra mentre si relazionano l’una con l’ altra.
I CINQUE ELEMENTI – NGŨ HÀNH

Secondo la filosofia orientale i cinque elementi sono: Acqua, Legno, Fuoco, Terra, Metallo; Questo ordine di presentazione è noto come sequenza di “generazione”.

Il principio della generazione:

  • Il legno alimenta il fuoco
  • Il fuoco crea la Terra
  • La terra porta il metallo
  • Il metallo raccoglie l’acqua
  • L’ acqua nutre il legno

Altre definizioni comuni per questo ciclo sono
“di creazione” e “madre”.

Il principio della distruzione:

  • Il legno stabilizza la Terra
  • La terra argina  l’acqua
  • L’acqua spegne il fuoco
  • Il fuoco fonde il metallo
  • Il metallo taglia il legno

Questo ciclo potrebbe anche essere definito
“di controllo”, o “padre”

8 TRIGRAMMI – BÁT QUÁI
Gli otto trigrammi sono:

Cielo ☰ (Càn) ; Lago ☱ (Đoài); Fuoco ☲ (Ly); Tuono ☴ (Chấn); Vento ☳ (Tốn); Acqua ☵ (Khảm); Montagna ☶ (Cấn); Terra ☷ (Khôn).

Questi otto simboli sono i trigrammi usati nella cosmologia taoista per rappresentare i principi fondamentali della realtà, visti come una serie di otto concetti interconnessi. In tutte le culture, i simboli trasmettono dei significati.

Gli otto trigrammi sono gruppi di simboli che hanno un significato profondo nella filosofia orientale.
Questi otto simboli rappresentano processi naturali.
Essi rappresentano movimento e cambiamento.

CONCLUSIONI

L’arte marziale è l’arte della vita, così il Võ cổ truyền Việt Nam può aiutarci ad avere la mente sana in un corpo sano
Il Võ cổ truyền Việt Nam è anche uno strumento per trovare la pace della mente.

Đà Lạt, 10/2016
Grand Master Trương Văn Bảo

Esami Bambini 2018

ESAMI BAMBINI | 2018

Nei giorni 26 Maggio e 9 Giugno 2018 si sono svolti gli esami per il passaggio di grado degli allievi più giovani della nostra Scuola.

Nonostante la tensione e l’emozione tutti i nostri Giovani Draghi hanno superato la prova egregiamente, dal più piccolo come Riccardo di 5 anni ,al più grande come Giuseppe di 14 anni. Tutti hanno ricevuto il loro meritato CAP(striscetta)Verde.

Nella Scuola Bat Quai i gradi dei praticanti sotto i 14 anni sono di colore verde. Questo colore, secondo la teoria dei 5 Elementi, è il colore legato all’elemento Legno e rappresenta la Nascita. In questa prima fase, il giovane praticante apprende e sviluppa le fondamenta del Kung Fu, essenziali per poter proseguire l’apprendimento nei livelli successivi.

Secondo la teoria dei 5 elementi, nel ciclo di creazione, il Legno genera il Fuoco. Infatti, al termine del percorso con gradi Verdi il praticante dovrà intraprendere un nuovo percorso, caratterizzato da gradi di colore Rosso. Questo colore, legato all’elemento Fuoco, rappresenta la Crescita.

Armi Tradizionali – BINH KHÍ | Kung Fu Milano

BINH KHÍ

LE ARMI TRADIZIONALI

In ogni scuola di  Kung Fu  è contemplato lo studio delle armi tradizionali. In lingua vietnamita può essere chiamato Binh Khí, Vũ Khí o Cổ Võ Đạo.

Nella Scuola Bat Quai l’allenamento alle armi tradizionali ha un programma specifico e parallelo allo studio del combattimento a mani nude.

Per intraprendere  tale studio  l’allievo dovrà prima padroneggiare i fondamentali del Kung Fu a mano nuda (tecniche di base, posture e spostamenti), successivamente potrà essere avviato alla pratica delle armi di base:  “Đoản  Côn” (Bastone Corto), e “Côn” (Bastone Lungo).

Inizialmente l’allievo si impegnerà ad apprendere i maneggi e i primi movimenti di base, attraverso i quali dovrà acquisire padronanza con l’arma di base. Questo è possibile solamente attraverso un allenamento costante basato sulla ripetizione continua dei movimenti.  In uno secondo momento l’allievo apprenderà le forme (Quyen) ed infine  le applicazioni in combattimento.

In funzione del livello raggiunto attraverso lo studio delle armi di base, considerate propedeutiche, l’allievo viene successivamente introdotto allo studio delle armi snodate, come il “Côn Nhị Khúc” (meglio conosciuto con il nome giapponese Nunchaku) o la Catena a 9 pezzi “Nhuyễn Tiên” oppure  alle armi da taglio come il “Đao (sciabola Viet), la “kiếm” (spada), ​​la “Thương​” (Lancia), la “Đ​ại Đ​ao” (Alabarda)​, ecc…

Nella tradizione del Kung Fu Sino-Vietnamita esiste una molteplicità di armi. Alcune hanno origine da attrezzi contadini che venivano utilizzati nei campi. Ad esempio il “Côn” serviva per trasportare i secchi d’acqua mentre il “Côn Nhị Khúc” era utilizzato per battere il riso. Altre armi hanno invece una chiara provenienza nobiliare o militare come ad esempio la Sciabola(Đao), la Spada(Kiếm) l’Alabarda(Đ​ại Đ​ao), la Lancia(Thương) ecc… Inoltre, esiste anche una categoria di armi derivate da oggetti di uso comune che i Maestri del passato trasformarono in pericolose armi di difesa come il Ventaglio, l’Ombrello, il Bastone da Passeggio,  ecc..

CÔN NHỊ KHÚC (nunchaku)
Forma eseguita dal Maestro Emanuele Gerardi (Milano – 2008)

Regolamento – Kung Fu Milano

REGOLAMENTO

Durante il corso, l’allievo si impegna a rispettare le seguenti regole:

  • L’allenamento può avere luogo solo in presenza del Maestro o di un assistente autorizzato.
  • Rispettare la pulizia dei locali usati e le attrezzature a disposizione.
  • Rispettare il divieto formale di fumare nell’ambiente e nel locale d’allenamento soprattutto se si indossa il VO PHUC (Divisa)
  • Il VO PHUC (Divisa) deve essere sempre in ordine, pulito e non dovrà avere cattivo odore.
  • Sul VO PHUC dovrà essere sempre presente lo stemma della scuola Bat Quai cucito all’altezza del cuore
  • Entrare nel locale d’allenamento con mani e piedi puliti. le unghie delle mani e dei piedi saranno tagliate con cura.
  • Togliere ogni oggetto che rischia di provocare ferite a se stessi e ai compagni: anelli, orologi, collane, braccialetti, piercing…
  • Rispettare gli orari dei corsi, e in caso di ritardo aspettare al bordo del locale l’autorizzazione del Maestro per entrare.
  • Eseguire il saluto entrando e uscendo dal Vo Duong.
  • Osservare silenzio assoluto durante l’allenamento (spegnere il cellulare, salvo casi eccezionali da segnalare al Maestro prima della lezione).
  • Segnalare al Maestro, le difficoltà fisiche o le ferite prima di ogni allenamento.
  • Legare sempre i capelli nel caso siano eccessivamente lunghi.
  • Avere una postura corretta in piedi o seduti (gambe incrociate o seduti sui talloni).
  • La cintura va indossata solamente all’interno del Vo Duong (Sala d’allenamento)
  • Per riannodare la propria cintura nel locale d’allenamento, mettersi in posizione Quy Tan “ginocchio a terra”
  • Durante il corso, non lasciare il locale d’allenamento per nessun motivo (neanche per dissetarsi o altro) senza l’autorizzazione dell’Maestro.
  • Solo il Maestro o un assistente autorizzato ha il compito di insegnare la tecnica agli allievi.
  • Durante la lezione e vietato consumare cibi e bevande.

I Rapporti tra i Praticanti

Tra i praticanti i rapporti devono essere di cortesia e di rispetto. La gerarchia tecnica predomina su ogni distinzione di ordine sociale o fisico. Il debuttante deve imparare tutto dal suo superiore e considerarlo di conseguenza. Il posto occupato dal praticante, al momento del saluto collettivo, ha un’importanza molto particolare, i praticanti si posizioneranno di fronte al Maestro, il grado più alto sarà posizionato alla sinistra del Maestro e a scalare in ordine di grado si posizioneranno gli altri. In ogni caso, il praticante esprime la propria riconoscenza verso il suo compagno:

  • Salutandolo prima e dopo un esercizio o allenamento in coppia.
  • Adattandosi al ritmo del compagno se meno esperto.
  • Aiutandolo in caso di difficoltà

I Rapporti tra Maestro e Allievo

La consuetudine insegna ad ognuno a trovare il proprio posto, a porsi di fronte agli allievi e anche di fronte al Maestro. Nel locale di allenamento, la persona con cui conversavamo famigliarmente qualche minuto prima, diventa l’insegnante che sta per guidarci nelle progressioni. Se non deve apparire come una istanza superiore, inaccessibile, censoria e repressiva, non può neanche lasciar sviluppare un’atmosfera di famigliarità. L’attuazione istantanea dei consigli dati, il silenzio osservato al momento delle spiegazioni, il saluto che precede e segue ogni intervento dell’insegnante, sono testimonianze di riconoscenza verso colui che ci dedica del tempo per insegnare l’Arte Marziale. Il debuttante terrà a mente che l’insegnante è prima di tutto un praticante che prosegue il proprio allenamento, che conosce le proprie lacune e le colma attraverso una pratica regolare. Il rispetto della forma impone al praticante un’attenzione sostenuta e sviluppa la vigilanza, la disponibilità fisica e mentale. La forma varia da metodo a metodo, ma i principi che la reggono sono immutabili.

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